Cerco di chiarire meglio
qual è il mio pensiero in riferimento alla crisi “coronavir”.
Le ipotesi sono due. La
più probabile è che trattasi di comune influenza, e come una comune influenza può
avere delle complicazioni. Il mio medico mi ha sempre avvertito che sono le
complicazioni polmonari pericolose. Quindi, gli altri stati influenzali, come il
coronavir, hanno avuto in passato i medesimi aggravamenti. La famosa “spagnola”,
che ha seminato milioni di morti, dava complicazioni polmonari: una polmonite
batterica, e la penicillina non c’era. L’unica differenza di questo virus
sembra che sia dovuta al fatto che le complicazioni, curabili, sono più
concentrate in un ristretto spazio di tempo. Ossia, se l’influenza del 2018 ha
ammazzato ottomila persone nell’arco di tot mesi; tanti altri sono stati curati
e dimessi. Questa influenza ne avrebbe uccise, con molta probabilità, un numero
simile nell’arco di meno mesi, ma tanti sarebbero stati curati e dimessi, con
strutture adeguate.
Qual è il problema?
La nostra sanità è stata
massacrata dai tagli e dalle ruberie. Tolta di mezzo in nome della
privatizzazione e del profitto. Se sono necessarie, diciamo, cento posti in
terapia intensiva, noi ne abbiamo solo sessanta, perché quaranta le abbiamo
smantellate. A questo punto i signorini al governo, non hanno paura dei morti, non
gliene frega nulla dei morti, non gliene frega nulla neanche di quelli che
dovranno morire per far vivere altri, o se la gente se ne va senza salutare i suoi
cari. Non sarebbero politici se avessero queste umane sensibilità. Il timore è
un altro. Succederà che qualcuno sarà costretto a scegliere. Chi salvare? Un
padre di famiglia italiano anziano o un marocchino giovane? Un’anziana signora rispettabile
o un giovane tossicodipendente? Un vecchio
onesto o un giovane ladro? Uno bello/a o uno/a brutto/a? Una femmina o un
maschio? Un ricco o un povero?
Loro sono preoccupati solo
per l'incognita sentimenti, che pesano sulla bilancia della vita. Come
reagirebbe un ragazzo che vedesse morire la Madre in favore di un giovane
immigrato clandestino? E chi la Moglie o la Figlia per un politico?
Non ci sono azioni
giuste o sbagliate, ci sono azioni che generano conseguenze. Non si tratta neanche
di giustizia e ingiustizia, si temono reazioni che potrebbero scaturire da un
cervello “primitivo”, che non tiene in considerazione giustizie codificate dalla
società ma giustizie diverse che nascono dal dolore e dall’accecamento d’ogni raziocinio.
Questi signorini, che si
credo padroni del Mondo, stanno scaricando sulle spalle d’altri quelle che sono
le proprie responsabilità. Ci riusciranno anche questa volta. Però l’illusione/gioia
di avercela fatta sarà breve. Altri virus verranno, questo è solo un piccolo
avvertimento della Natura.
L’homo sapiens è lui
stesso un virus, e Gaia esiste da quattro miliardi e cinquecentomilioni di
anni.
Questa è la prima
ipotesi, come ho già detto la più probabile. La seconda, meno probabile, ma che
gode maggiormente del mio favore, parte da informazioni carpite qui e là, che
nessuno nota, ma che contribuiscono a dipingere un quadro diverso. Escludendo,
per alcune contraddizioni che appaiono insanabili, il fatto che sia tutta una
manovra di questo o quel Paese, studiata a tavolino e sviluppata come “guerra
batteriologica”, possiamo ammettere che la pandemia sia reale, tuttavia che non
sia poi così tragica, ma che sia, invece, stata resa tragica da alcune fulminee
illuminazioni che hanno suggerito, a chi domina il Mondo, che la circostanza poteva
essere superbamente sfruttata a proprio favore. Semplice. Vogliono provare se
le Masse rispondono in modo corretto a quello che Loro hanno stabilito che sia,
impiegando i soliti mezzi che la Storia mette a disposizione: terrore, minacce,
falsità, ipocrisia, corruzione, violenza, inganno, oppressione, prepotenza.
Sollecitano paure, stimolano sentimenti, risvegliano arcaici istinti di
sopravvivenza: un egoismo istintuale che mette tutti contro tutti. Anche questa
ipotesi non è poi così complicata, se abbiamo a disposizione la notizia
oggettiva che esiste un particolare stato patologico, conseguenza di un’improvvisa
mancanza di “nemici da sconfiggere”. La grandezza del progetto che si è realizzato,
è direttamente proporzionale alla follia che si è istaurata in alcuni cervelli.
Classico è l’esempio di Alessandro Magno. Una volta conquistato tutto il
conquistabile, il suo raziocinio è volato via, lasciando solo l’idea di essere
un dio.
Ripeto, che sono piccole
cose a indicarmi che questo potrebbe essere un quadro credibile. Ovvio che non
mi inoltro in disquisizioni di ordine economico o politico, poiché da qualche
tempo economia e politica non hanno più nessun senso: i problemi che abbiamo
sono soltanto di ordine medico psichiatrico.
Le Masse avrebbero dovuto
prendere atto di questa evidente patologia delle classi dominanti, invece preferisce
prendere ordini da queste classi dominanti. Come schiavi non consapevoli di
esserlo, subiscono in modo passivo e si rinchiudono spontaneamente agli arresti
domiciliari, come fossero loro i responsabili. E in fondo, è probabile che
davvero lo siano.