Blog di MASSIMO PERINELLI, scrittore che proporre in lettura alcune sue opere letterarie; così come articoli di letteratura, politica, filosofia, testi che dovrebbero favorire un confronto sui diversi temi del vivere. Nulla di più che un estremo tentativo, nato da una residua fiducia nelle possibilità che hanno gli individui di comunicare. In fondo solo un "grido muto", segno di una dignitosa emarginazione.

martedì 7 aprile 2020

MAL COMUNE...


Mi vado convincendo, lentamente, che della situazione che stiamo vivendo siamo un po’ tutti responsabili, chi più chi meno. Partendo dalla tesi che una verità sull’accaduto sia impossibile da definire, possiamo tratteggiare solo delle più quiete ipotesi: che sia una situazione già accaduta diverse volte nel corso dei secoli, con analoghe o maggiori conseguenze. Nulla di nuovo. Che sia una disgrazia avvenuta per una sottovalutazione dei pericoli cui “la scienza” si espone. Potrebbe essere un semplice incidente: si è sbadatamente rotta una fiala di vetro. O potrebbe essersi rotta volontariamente una fiala di vetro. Oppure che ci sia un “complotto planetario”, ordito dalle sfere plutocratiche imperanti. Che una Nazione voglia conquistare il Mondo. Che una Classe voglia conquistare il Mondo. Che una “Razza” voglia conquistare il Mondo. Che si stia sfruttando il momento per costruire un qualcosa di sinistro. Oppure che, verosimilmente, chi gestiva il Potere, non si aspettava questa sciagura, e ora tenta di gestire il Potere cercando di fare del suo meglio. Forse ci sono altre decine di ipotesi credibili, ma al senso dell’irresponsabilità d’ognuno penso che ciò sia sufficiente. Perché siamo tutti colpevoli? Semplice! Perché chi governa, ha governato male: no, non male, ha governato in base ai suoi interessi, e gli interessi di chi governava e governa sono diventati gli interessi di tutti; che tutti abbiamo accettato un tipo di sviluppo che ha delle conseguenze, e non abbiamo lottato a sufficienza per uno sviluppo diverso, che avrebbe avuto altre conseguenze. Non si può avere tutto dalla Vita. Se accetti la corruzione del piacere superfluo individuale, sconti le conseguenze di non avere validi servizi collettivi. Se ti “costringono” a cambiare telefonino ogni sei mesi, tu lo accetti. Se ti “costringono” a cambiare auto ogni quattro anni, tu lo accetti. Se prenoti analisi cliniche a un anno di distanza, tu lo accetti. Se i ponti crollano, tu lo accetti. Se rubano, tu lo accetti. Se dicono menzogne, tu le accetti.
Questo è in sintesi il quadro che un individuo mediocre/qualsiasi si è fatto della situazione. In base alle sole scarse informazioni che ha potuto trovare, nascoste fra un delirio di retorica dozzinale, goffe approssimazioni e contraddittorie speranze.
In ultimo, un fattore indubitabile delle colpe collettive, è l’esperienza che hanno dovuto affrontare i vertici della Germania al tempo della riunificazione. A est c’era un certo tipo d’industria, incompatibile con l’industria dell’ovest. In pratica, le fabbriche dell’est costruivano, per esempio, frigoriferi e lavatrici che duravano quindici/venti anni. Elettrodomestici fatti per durare. L’ovest già da qualche tempo usava “chip di fine vita/obsolescenza programmata” che limita la durata di ciò che anche noi oggi compriamo.
Si è scelta una strada, e quella che abbiamo scelto percorriamo.
Non credo che abbiamo neanche troppo diritto a protestare, perché se ci avessero detto di scegliere fra l’uno e l’altro, avremmo sempre scelto l’uno. Come hanno, infatti, a suo tempo fatto.

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