In riferimento alle ultime elezioni regionali, angosciato dalle
mie contraddizioni, ho sperato fino all’ultimo istante che le analisi e le
previsioni da me organizzate settimane fa, si fossero poi dimostrate del tutto
sbagliate. Questi conflitti, non rari, consistono proprio nell’illudersi che le
ipotesi formulate non avessero ragione d’esistere, poiché le osservazioni delle
miserie sociali, politiche, economiche e morali, così come si presentano ai
miei occhi, non corrispondevano alla realtà. Dall’altra parte, invece, un ego agonizzante,
avrebbe ricavato una salutare boccata d’ossigeno dalla constatazione oggettiva
che ogni cosa prevista si era poi perfettamente concretata. Alla prova dei
fatti, comunque, davanti a una così rilevante evidenza, ancora non sono
riuscito a metabolizzazione quello che è successo: e se da un lato si è felici
di riuscire a fare analisi corrette, di mostrarsi consapevoli di come va la
Vita, dall’altra c’è la sofferenza per aver di nuovo verificato che le
illusioni, sebbene l’esperienza e la ragione le abbiano ben individuate e
separate dal vero, è evidente che dei tenaci frammenti tuttora albergano in
qualche angolo nascosto dell’animo.
Non ho nessun interesse per questo o quel candidato. Non ho
nessun interesse per questo o quel partito o movimento. Non ho nessun interesse
per le elezioni o per il sistema parlamentare rappresentativo. Non stimo i
politici e non apprezzo la “democrazia”. Il mio pensiero è un puro riferimento alla
dimostrata capacità di controllo delle folle da parte del Potere. Ho sperato
che le dimostrazioni d’efficienza fornite dall’intero panorama sociale fossero
dei falsi realizzati male, magari soltanto ambizioni, aspirazioni, semplici desideri
che un Potere forte dei mezzi di comunicazione di massa, dei sistemi mass-mediatici,
tentava di propinare a una massa di individui più o meno pensanti, coscienti e informati.
Invece, ogni invenzione, ogni menzogna e ogni doppiezza sono state ritenute
attendibili e veritiere. Quella falsa realtà che credevo essermi costruito da
solo, quindi, è davvero la realtà che stiamo sconsolatamente vivendo.
La capacità di corruzione e di controllo è giunta ormai a livelli
tali che l’accecamento d’ogni facoltà intellettiva, di conoscenza di sé, di
capacità di scelta, di accertamento delle fonti, la soppressione del “libero
arbitrio”, che s’immagina presente solo nei libri e nei film, è realtà
consolidata ed efficiente. L’intero apparato di condizionamento, mirabilmente
orchestrato da menti degne di stima, ha portato a una completa dipendenza, a
una sorprendente capacità di muovere intere “pluralità”, spostandole a proprio
piacimento dall’una all’altra esigenza del Potere. L’eccezionalità di questa
condizione è che nessuno avverte più neanche il bisogno, l’esigenza di
informarsi sui motivi reali che lo spingono ad agire. Non c’è una riflessione
analitica delle varie circostanze, delle problematiche che una preferenza può causare,
questi elementi non sono ritenuti importanti: come fosse un’autentica libera
scelta, vanno, dove gli si ordina di andare. Si adoperano migliaia di ragazzini
con un semplice appello alla difesa di un Mondo in crisi di riscaldamento
globale. Si muovono migliaia di ragazzi per fermare l’ascesa elettorale dell’audace
politico di turno. Si destinano fantasiose risorse economiche a chi è disposto
a credere che delle semplici elemosine elettorali siano “giustizia sociale”. Eppure,
non è questa dimostrazione di potenza che nella specifica situazione mi è
apparsa spaventosa; capacità conosciuta che in fondo nasce, si concretizza ed
evolve da un semplice condizionamento di tipo “economico”: la capacità di
indirizzare consumi su prodotti specifici. Sorprendente è la capacità che il
Potere ha dimostrato di saper dominare così in profondità le menti e i pensieri
e i desideri, da riuscire a trasformare ogni falsità in verità. Se mi serve in
un dato momento un Movimento per frenare una tendenza, o annientare un “comune sentire”,
ecco bello e pronto il Movimento. Servono ventimila individui in Piazza, ecco i
ventimila qui e là festanti. Servono voti, basta rifornirsi sul mercato libero.
È necessario spostare politici dall’uno all’altra fazione, basta inventare dei
conflitti con la propria coscienza. Ossia,
per Loro non è più sufficiente che tu acquisti quello che Loro ti dicono di
acquistare, che vivi come Loro hanno deciso che tu viva, che tu dimostri in
piazza quello che Loro ti dicono di dimostrare, che tu voti quello che Loro ti
dicono di votare, Loro vogliono che tu pensi e desideri quello che Loro t’impongono
di pensare e desiderare. Questa oggi è una Loro verità e tu oggi devi crederla
vera. Domani ci sarà un’altra verità e tu domani devi credere che quella di
ieri non lo sia stata. Menzogne nella Storia. Menzogne nella Politica. Menzogne
nella cultura. Quei pochi disgraziati che consapevoli della situazione credono
dignitoso denunciare con i pochi mezzi a disposizione ciò che avviene, trovano
un nutrito fuoco di sbarramento nei tanti lacchè del Potere, che usano la
tecnica del “rovesciamento dell’accusa”. Non sono Loro i criminali che stanno
distruggendo noi stessi e il mondo. Non sono Loro che impongono Verità Assolute
per Legge. Sei tu che in modo criminale tenti di interrompere ciò che Loro hanno
deciso giusto che sia.
C’è da dire che questo programma concepito e realizzato da
una ristretta, tenace, avida cerchia di eletti, unti dal Signore, aristocrazie
finanziarie, elite di Popoli Eletti, ha trovato ottimo humus in una “specie
animale” talmente imperfetta, da riuscire a pensare, senza comprendere, che un
suicidio collettivo sia preferibile a una condizione di saggio riguardo nei
confronti del sapere, e di ciò che la Natura ci ha dato in provvisoria
concessione. Una Natura che appare ora assai seccata dall’arroganza, dalla
presunzione e dall’imbecillità di questo nocivo virus chiamato “homo sapiens”.
Un “virus”, che un virus presto spazzerà via dalla faccia
della Terra.
Per sempre!