Blog di MASSIMO PERINELLI, scrittore che proporre in lettura alcune sue opere letterarie; così come articoli di letteratura, politica, filosofia, testi che dovrebbero favorire un confronto sui diversi temi del vivere. Nulla di più che un estremo tentativo, nato da una residua fiducia nelle possibilità che hanno gli individui di comunicare. In fondo solo un "grido muto", segno di una dignitosa emarginazione.

sabato 7 agosto 2021

NELLA MENTE DEL COVID

 Due giorni fa sono stato invitato a seguire il parere e la proposta dell’avvocato Alessandro Fusillo, dell’organizzazione “Difendersi ora”. Il tutto verte, ovviamente, sul tema del momento: il Covid e le ultime disposizioni del Governo. Ho seguito con interesse il suo parere e ritengo nobile la sua intenzione di lottare su un piano di Legalità e Legge. Non entro nei particolari riguardanti la prassi che lui consiglia, chi è interessato al discorso può cercarlo sul suo sito; vorrei solo mettere a fuoco l’errore sostanziale che il buon Avvocato commette nel consegnare a noi la sua proposta. L’idea è fondata, mi è parso di capire, su un'illegittimità da un punto di vista formale e sostanziale dei decreti legge emanati. Da qui la consapevolezza e la certezza che delegittimare su terreni democratici (magistratura, boicottaggi e litigiosità quotidiana) siano le armi migliori per giungere a un risultato ottimale. Questa è la rispettabile opinione, priva però di quell’interezza che dovrebbe essere alla base di una visione compiuta della problematica. Ossia, il nostro Paese non è in condizioni tali da poter essere considerato uno “Stato di Diritto” (Forma di Stato che assicura la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell'uomo; insieme con la garanzia dello Stato sociale), bensì un’accozzaglia di individui eterogenei inconsapevoli, immersi in una condizione di barbarie assoluta di tutti contro tutti, dove ognuno cerca di frodare, rubare, sfruttare, o nel migliore dei casi a prevalere sugli altri. Il Governo e lo Stato sono l’espressione massima di questa condizione di degrado che da qualche tempo oramai non ha più nessun riferimento con il Diritto: l’avvocato Fusillo dovrebbe sapere che il Potere e i suoi lacchè da molto oramai sono fuori da ogni tipo d’obbligo di legge o regolamento, non hanno nessun interesse alla legalità e non hanno nessun interesse a mettere in discussione una prassi manifestamente illegale con mezzi legali. È una contraddizione priva di senso. In pratica, detto con parole semplici, alle massime autorità di queste divertenti iniziative, un po’ piagnucolose in verità, non gliene frega niente.

Le ragioni di questo disinteresse le ho condensate nei quattro punti che seguono.

 PUNTO PRIMO

Il Governo non è più un’espressione democratica, ma è espressione di un’oligarchia usuraia e industriale internazionale che ha dei precisi compiti da svolgere: con le buone o con le cattive, deve portare a termine un programma stabilito. La principale, vitale meglio dire, difficoltà dell’Occidente è in sostanza la differenza di risposta che danno le Masse alle indicazioni del Potere. In Cina le masse rispondono con una precisione e una disciplina da rendere il Paese in condizioni di superare le difficoltà in modo più uniforme, privo di conflitti sociali e di contenzioso. Questo si traduce, in sostanza, in una maggiore competitività sui mercati. L’Occidente non ha storicamente e socialmente questo tipo di propensione umana. Le Folle d’Occidente non sono docili e ubbidienti, non rispondono subito a un richiamo d’ordine collettivo, pensano di più a soddisfare esigenze edonistiche individuali che a codici morali comuni, quindi, questa sottile litigiosità e disubbidienza porta a una minore forza competitiva. La risposta “sensata” a questa follia collettiva, da ambo le parti, sarebbe una criminalizzazione della competitività a scopo profitto; invece la risposta che hanno escogitato le psicopatologie Occidentali al potere sono di ben altra sostanza. Se le Masse non rispondono come si deve a un ordine, bisogna condizionarle in modo tale che rispondano ubbidientemente a un ordine. Per giungere a questo risultato si può intervenire in diversi modi: con una coercizione diretta, piuttosto pericolosa; applicando consumate strategie come la corruzione; oppure diffondendo un terrore generalizzato di svariata natura, avulso, in apparenza, dalla volontà e dagli obiettivi del Potere. Il Covid serve egregiamente a questo scopo. Con la paura della malattia e della morte produco uno stato tale d’angoscia fra la Folla, da attrarla verso una soluzione salvifica, come può essere un vaccino. I numeri che accolgono benevolmente questo tipo di messaggio sono le Folle su cui il Potere può contare. In queste condizioni, qualora fossero necessari, poi, successivi provvedimenti più dolorosi per il bene del Paese, il Potere sa che può contare su una percentuale di sudditi ubbidienti tale, da non mettere in discussione o in contestazione il provvedimento.  Possiamo chiamarli complici, fiancheggiatori che non hanno nessuna intenzione di rinunciare a quelli che sentono come privilegi elargiti da un modello di vita. Questa massa accetterà qualunque cosa e saranno quindi sempre disponibili a fare da megafono a qualunque porcheria. Gli altri, una minoranza, saranno semplicemente emarginati, isolati, eliminati dalla società in vari modi: escludendoli dal circuito lavoro, ad esempio. Per avere un lavoro qualsiasi, oltre ai rituali gradi di corruzione a cui è necessario essere disponibili, chiederanno anche il Green Pass. Li faranno morire di fame e li sostituiranno con individui provenienti da altri Paesi (migranti) che abbiano caratteristiche più adeguate a una condizione da schiavi.

PUNTO SECONDO

La seconda parte del programma prevede una situazione Paese molto simile a quella che può verificarsi in un comune esercizio commerciale che cade nelle mani di uno strozzino. L’usuraio presta dei soldi, l’esercizio commerciale si dissangua, non riesce a estinguere il debito, lo strozzino acquisisce l’esercizio commerciale per pochi soldi. Il Covid serve anche a questo. L’Esecutore Fallimentare di questo piano, è l’attuale capo del governo, che sta svolgendo il compito assegnato con solerzia e affidabilità, così come ha già operato in altri Paesi disgraziati quanto il nostro.

PUNTO TERZO

I famosi Servizi Sociali che uno “Stato di Diritto” dovrebbe garantire ai suoi cittadini, sono un istituto novecentesco, come il Parlamento, che non ha più ragione d’esistere. È stato un semplice espediente escogitato dal Potere allo scopo di frenare e ingabbiare in un percorso consumistico le idee di Comunità Utopista che si erano pericolosamente diffuse ovunque in quel periodo. Se un individuo non si sente in pericolo, non spreca soldi per proteggersi. Quindi questi soldi ora possono benissimo essere risparmiati. La liquidazione dello Stato Sociale è un altro elemento fondante della storiella del Covid. In futuro, come avviene già in Paese assai più civili di noi come possono essere gli Stati Uniti d’America, da sempre se hai i soldi ti curi, se non li hai crepi.

PUNTO QUARTO

Questo è il più immediato e lucrativo risultato della storiellina inventata del Covid. Sui giornali economici di una certa rilevanza e attendibilità, sono anni che si parla di profitti e di super profitti ottenuti dalle industrie nei più svariati settori. Ora, questa situazione ha fatto in modo che nuovi soggetti apparissero prepotenti sulla scena dei superprofitti e della speculazione. Piccola indicazione, chi produce vaccini sta guadagnando cifre da capogiro, così come le industrie che ruotano attorno ad esso.

Ora, davanti a questa essenziale esposizione di temi che andrebbero verificare e confrontare in modo efficace, le opinioni e le ricette del buon avvocato mi appaiono di un’ingenuità sconfortante. Sono dignitose e nobili, ma sono ricette che prevedrebbero un contenzioso talmente umiliante per uno “Spirito Libero”, da preferire uscire di scena con un suicidio da questa sporcizia di mondo degli Homo sapiens, piuttosto che umiliarsi davanti a un ristoratore grasso, protervo e ignorante. Il ristorante e il bar sono falsi richiami utilizzati per distogliere l’attenzione dal vero progetto. In realtà siamo due specie diverse: c’è chi crede che la Vita sia un ventre pieno e chi crede che la Vita sia una mente piena. Il problema fondamentale, ciò nonostante, non è quello di trovare un modo adeguato di convivenza, quanto piuttosto quello di eliminare dalla faccia della Terra questa minoranza fastidiosa che insiste a voler pensare con la propria testa, piuttosto che obbedire a una sottospecie di sub-umani psicopatologicamente deformi, che nella loro inconsapevole e incontrollata pazzia stanno decretando anche la loro stessa fine.

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